PIU FORTE DEL COLORE

di Iacopo


Prologo

Sud Africa prigione di Stato sezione dei condannati a morte.

008 guardava le stelle che brillavano fuori dalla sua cella “che strano le ho sempre viste ma oggi che so che sarà la mia ultima notte le trovo ancora più belle, forse è proprio vero che non capiamo la bellezza delle cose se non quando le perdiamo”.
Ah distogliere il giovane dalle sue riflessioni fu una voce che proveniva dalla cella accanto
“ehi Puma ho riflettuto a lungo e ho capito che hai ragione, non ha senso scappare via dandoci alla macchia siamo amici e affronteremo il destino insieme, comunque io non ho scusanti per il pasticcio che ho combinato in cui il prezzo almeno lo paghiamo insieme, magra consolazione visto che la forca per noi due è gia montata”
“tranquillo Bretagna vedrai che andrà tutto bene comunque non è colpa tua che ne sapevo io che qui vigeva la legge dei bianchi? Tu hai fatto solo ciò che ritenevi giusto e se anche la legge è sbagliata noi la rispetteremo”
In quel momento si avvicinò alla cella di Puma un sinistro secondino il quale con un ghigno che poco aveva di umano fece sentire la sua fredda e distaccata voce:
“Ehi muso di carbone ho da dirti che è stato confermato, dal tribunale della corte di Giustizia dei bianchi che tu e il tuo ……. Amico….. sarete condotti al patibolo all’alba del 10 agosto, cioè fra 3 ore, 2 minuti e 16 secondi per essere preciso. Un ultimo desiderio?”
“si” fece la voce di Bretagna calma e tranquilla “io vorrei poter scrivere la nostra storia affinché tutti sappiano che un bianco e un negro, indipendente dal coloro della pelle, sono stati dei veri amici e da amici sono morti insieme sul patibolo incuranti della legge degli uomini”
a quelle parole Puma sorrise mentre il secondino pareva sorpreso ma si ricompose subito e preso una penna e un foglio bianco fece
“beh l’ultimo desiderio è l’ultimo desiderio coraggio prigioniero 007 racconta pure la tua storia a noi secondini unici autorizzati ad avere carta e penna nelle prigioni”.
“State attenti voi altri quando Bretagna racconta una storia è capace di stare ore e ore a parlare senza fermarsi ma credo che stavolta ne abbia diritto” detto questo Puma rimase ad ascoltare mentre Bretagna iniziava a narrare
“Questa che sto per raccontarvi è una storia di un amicizia che andò oltre le barriere del tempo e dello spazio……”

Capitolo I: Un viaggio partito male

Era una bella giornata il sole faceva capolino riscaldando la terra e illuminando con i suoi raggi la base degli eroici Cyborg da cui non proveniva nessun suono, infatti nella base erano presenti solo due persone Bretagna e Puma.
“uffa non ne posso più Puma, Joe e Francosis sono in luna di miele con Ivan, Geronimo e Chang sono partiti per un viaggio dalla durata imprecisata l’uno nella sua terra natia e l’altro per partecipare ad una gara internazionale di cucina, Jet, Albert e il professore sono andati ad assistere a delle conferenze d’ingegneria Robotica e Cibernetica applicabile alle forme di vita non senziente, che cosa vorrà dire non lo so, ma quello che so e che siamo rimasti solo noi due uffa e riuffa” fece l’attore inglese suscitando le lamentele dell’amico
“insomma Bretagna piantala di lamentarti lo so che è dura visto che siamo rimasti solo noi due ma non mi pare il caso di farne un dramma comunque presto partirò anch’io per un viaggio di piacere in Sud Africa e” “NO………… NON PUOI PARTIRE E LASCIARMI SOLO TI PREGO OH MIO COMPAGNO D’ARMI RAMMENTATI DEL GIORNO DI SAN FIRMINO IN CUI INSIEME AL RE ENRICO V BATTEMO I FRANCESE DEL CONTESTABILE DI FRANCIA JEAN D’ALBERT SUPERRIORI DI NUMERO RAMMENTATI CHE CHI VERSò IL SANGUE INSIEME AL RE DIVENTO SUO FRATELLO E CHE COLORO CHE SOPRAVISSERO POTERON BEN DIRE MOSTRANDO LE FERITE: QUESTE LE FECI A SAN FIRMINO INSIEME AL MIO RE*”
“Bretagna basta con i tuoi discorsi senza senso, e poi non c’è bisogno di gridare cosi forte, sono qui, ho capito la sfumatura, ti porto con mè cosi non resterai più solo e soprattutto non mi rompi più timpani”
“oh che bello andar insieme per monti e valli con ninfe e fauni che volteggiano con noi seguendo l’aurora e la gloria la mia valigia è gia pronta”
“Cosa?! Ah brutto (censura) avevi gia deciso di venire con mè?”
“Veramente speravo di accompagnare una certa ballerina ma il suo paladino mi ha convinto a desistere dall’impresa se non volevo pugnare con lui per la mano della divina principessa figlia del cielo”
“Basta Bretagna ti prego non mi far diventare matto, comunque si parte tra tre giorni”
“e io sarò pronto tra tre giorni” detto questo l’attore si allontanò dal suo amico.

Capitolo II: La dura legge Dell’ apartheid

Aeroporto di Città del Capo.

Il sole era al di sopra dello Zenit e scaldava implacabile il terreno sottostante rendendo l’asfalto una vera fornace.
“Oh sole placa la tua ira, oh vento soffia dolce e fresco, O Nuvole che libere siete scendete e date ad un povero mortale il refrigerio che la sua anima invoca da tempo immemore”
“Basta Bretagna, mi stai facendo diventare matto con tutto il tuo pontificare e dire in continuazione frasi senza capo ne coda”
“scusami amico mio, ma sia la fame mi fa sparlare che ne dici di fermarci a mangiare il quel ristorante?” dicendo questo Bretagna indicò un bel ristorante.
“ottima scelta amico mio, andiamo”
e cosi i due amici entrarono dentro il ristorante non notando un cartello su cui vi era scritto “Yes White, No Black”.
“Ah che bello Bretagna hai avuto buon gusto ma non so perché mi sento osservato”
“Beh forse ti osservano perché sei in mia compagnia, il grande attore Bretagna beh andiamo a sederci cosi leggiamo, scegliamo, ordiniamo e poi mangiamo”
In quel momento un cameriere si avvicinò ai due “benvenuto signore lei può accomodarsi, lo scarafaggio** invece deve uscire”
“Scarafaggio? Io non ne vedo e tu Puma”
“neanche io”
“signore questo locale è riservato solo ai bianchi, il suo lachè*** non può entrare”
“Ehi che storia è mai questa? Lui è un mio amico e come tale mangerà insieme a me oppure andremo da un'altra parte”
“ma signore nei locali i neri non sono voluti e le persone superiori come lei non dovrebbero stare con gli esseri inferiori come questo che adesso i nostri buttafuori butteranno fuori”
infatti erano apparsi due colossi bianchi che si stavano dirigendo verso Puma on fare poco amichevole.
“Ah si? E allora chiama il direttore voglio dirgli due parole”
“Bretagna sei sicuro di quello che fai?”
“Certo amico mio vedrai che mangerai qui con mè”

Poco dopo i due eroi volarono fuori dalla stessa porta da cui erano entrati.

“Mangerai con mè è? Ecco le ultime parole famose”
“Puma per favore non dire niente”
“ti aiuto a rialzarti e….”
“fermo li lascialo subito andare” fecero dei poliziotti bianchi che erano sopraggiunti e tenendo le pistole puntate verso Puma lo fissavano minacciosi.
“ma che…..”
“Alza subito le mani  allontanati da quel bianco oppure ti spariamo”
“Ma agenti il mio amico non stava facendo nulla di male”
“Bah noi non crediamo a un essere inferiore”
“non è un essere inferiore e se voi….”
Bang Bang Bang
“Bretagna questi ci stanno sparando addosso io rispondo al fuoco”
fece Puma gettandosi di lato.
“ti do una mano” fece l’attore inglese unendosi allo scontro.

Dopo un po’ la sparatoria richiamo altre pattuglie e sebbene fossero più forti Puma e Bretagna si trovarono ben presto accerchiati e in inferiorità numerica.
“non so te ma mio mi arrendo” fece l’attore inglese.
“hai ragione è meglio arrenderci”
“Basta agenti ci arrendiamo immediatamente”
dopo aver gettato le loro armi i due giovani si avvicinarono ad un rude sergente.
“bene arrestateli e rinchiudeteli in prigione”

Capitolo III: Una farsa di processo

Dopo essersi arresi Puma e Bretagna furono portati in prigione.
“Ehi guardia, secondino, capo posto, direttore, capo guardie oh qualunque sia la tua carica” sbraitava Bretagna rivolto ad un accigliato secondino “gradirei sapere perché io sto qui in una comoda cella singola con il frigo, Tv, bagno, cameriere e il mio amico invece sta in una stretta cella comune da 8 con altri 20 carcerati?”****”
“è la legge comunque non tenere tu te la caverai con una cauzione e in quanto al tuo leccapiedi; beh te ne troverai un altro”
“Ma che stai a dire? Lui è in mio amico, un compagno di tante battaglie”
“il tuo compare ha sparato su dei poliziotti, resistendo cosi all’arresto e visto che molto probabilmente ci scapperà il morto lui sarà condannato all’impiccagione, mentre tu con una multa te la caverai”
“no un momento e il processo quando si terrà?”
“il suo è gia finito, il tuo inizierà domani”
“no un momento il mio amico non ha avuto nessuna possibilità di difendersi esigo che sia condotto in aula insieme a mè e che abbia la possibilità di discolparsi”
“che strano…. Un bianco che difende uno scarafaggio”
“sono persone come noi ed hanno i nostri stessi diritti”
“se lo dici tu va bene domani mattina verrò a svegliare entrambi”
“oh ora si che si ragiona e poi mettetemi in una cella uguale a quella di Puma”
“mi dispiace ma le celle per i bianchi sono tutti vuote e per legge nessun bianco può essere ospitato in una cella riservata solo ai neri”

La mattina dopo Bretagna e Puma raggiunsero il tribunale vedendo però solo bianchi.
“Ehi Puma è solo una mia impressione o tu sei l’unica nota di colore qui presente?”
“non sbagli Bretagna e on mi sembrano molto gentili”
“ahi ragione beh vedremo d cavarcela”
in quel momento il valletto annunciò l’arrivo del giudice che una volta entrato lesse rapidamente le accuse ai due imputati.
“signor Bretagna come vi dichiarate innocente o non colpevole? E tu muso di carbone come ti dichiari: Colpevole o Colpevole?””
“ehi vostro onore ma che razza di processo è questa farsa di processo?” Fece Bretagna spazientito che prosegui incurante dei tentativi di puma di farlo ragionare.
“Prima io e il mio amico cerchiamo un ristorante in cui mangiare, ma veniamo cacciati fuori, come se non bastasse due piedi piatti chi piombano addosso e mentre ci rimettiamo in piedi si mettono a sparare sul mio amico, poi veniamo messi io in una stanza d’albergo e lui in una umida topaia, e infine adesso io devo decidere se dichiararmi innocente o innocente, mentre a lui imponete di dichiararsi colpevole? Ma che razza di Giustizia è vecchio gufo Impagliato”
“Cancellieri scrivi immediatamente: insulto a pubblico ufficiale nell’intento delle sue funzioni comunque questa è la legge del Sud Africa dove coloro che sono appartenenti ad una razza superriore regnano cosi come è giusto e naturale che sia”
Ah quelle parole Puma e Bretagna non ce la fecero più a sopportare e insieme fecero:
“Questo è Falso ogni uomo nasce libero e uguale agli altri indipendentemente dalla sua Etnia. Voi state solo dimostrando stupidità ed è per dimostrarvi le nostre idee che noi due affronteremo insieme il nostro destino”
“Guardie portateli via non li voglio più vedere nel mio tribunale”

Epilogo

Bretagna aveva appena finito di parlare che giunse l’alba rischiarando la buia cella.
“Credo che sia giunto il momento di andare” fece Puma guardando dalla sua finestra il patibolo che pare innalzarsi sempre di più.
“Si hai ragione amico mio” fece l’attore inglese alzandosi dal pagliericcio che gli aveva fatto da letto.
In quel momento giunsero 3 secondini seguiti da una figura incappucciata che fece sentire la sua voce
“Prendete i prigionieri 007 e 008, hanno un appuntamento con la forca, non facciamoli arrivare in ritardo”
A quelle parole i secondini trascinarono fuori i due uomini dalle celle, li ammanettarono e, a furia di spintoli, li fecero uscire dall’edificio conducendoli nel cortile interno della prigione.
“Muoviamoci che oggi sono previste 8 esecuzioni capitali e gradirei non trovarmi a dover fare gli straordinari” fece il boia mentre sistemava, con movimenti rapidi e decisi, i cappi intorno al collo dei due cyborg che non si opponevano.
“Bene allora Bretagna e Puma siete stati riconosciuti dei seguenti crimini:
essere andati contro le leggi dello stato del Sud Africa, di aver complottato per il rovesciamento dell’ordine costituito, resistenza a pubblico ufficiale e omicidio.
La pena per i seguenti crimini e la morte tramite impiccagione, la sentenza sarà eseguita immediatamente”
Detto questo il Boia tirò la leva che apri le botole sotto i piedi dei due uomini che non si ribellarono neanche quando i loro corpi furono freddi e immobili nella morte.
Diversi per pelle erano ma essi non ci badarono.

FINE

Note finali:
* Bretagna sta parlando della battaglia di Azincourt dove il re Enrico V con non più di 6.000 uomini, di cui 900 uomini d’armi e il resto arcieri, batte un esercito francese di circa 30.000 uomini, di cui quasi la meta Cavalieri pesantemente armati, e il resto Balestrieri e uomini d’armi guidato dal contestabile di Francia Jean d’Albret. Alcune frasi di Bretagna sono tratte dall’Enrico V di William Shakespear.
** Termine dispregiativo per indicare la razza nera.
Il termine era usato principalmente negli Stati Uniti.
*** Capo maggiordomo francese, tuttavia il termine è ormai usato per indicare un tirapiedi.
**** forse qui ho un po’ esagerato ma mi premeva far vedere la differenza abissale di trattamento tra i bianchi e i neri.

 

© 18/12/ 2009

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